scansafatiche

Paparino mio ha compiuto 60 anni ieri e io mi sono presa tutto il giorno di ferie per stare con lui (e mammà, s'intende).
È stata una giornata piacevole, mi sono riposata e ho riassaporato i bei giorni dell'adolescenza (vabbè, belli lo dico adesso - ma che ci vuoi fare? Pensare che si avevano tre mesi di vacanze mi fa ricordare quei giorni come un Bengodi).
L'ozio ha stimolato le riflessioni:
- è assodato che la sola vicinanza di mamma e papà mi fa regredire, soprattutto a livello mangereccio. pranzo e cena con loro mi scatena l'ingordigia e mangio per 4
- voglio dare una svolta professionale alla mia vita (autorizzo il sipario e grasse risate)
- il mare in tempesta è spaventoso romantico intenso

Energia vitale

La sisterina che è appena tornata da un corso di reiki mi sta inondando di parole quali energia, equilibrio, benessere psicofisico, eliminazione di ciò che ci crea disagio. La strada non è lunga, è davvero infinita. C'è da rifletterne per giorni ma una cosa la si capisce subito: le situazioni in cui non stiamo bene, in cui ci sentiamo fuori luogo, in cui da qualche parte in fondo al nostro cuore percepiamo che qualcosa non va sono tante e, forse, quotidiane.
Credo che prenderne coscienza possa essere un primo passo; riuscire a eliminarle un nirvana irragiungibile. Ma ci si può provare: almeno cercare di limitare i danni, volersi bene e non perdersi mai vista.
Non perdermi di vista: ecco, inizierò a lavorare su questo...

Che dolore!

Sentire la sveglia che suona, trasalire e pensare: "Ecchecavolo, è domenica!" e rendersi conto che invece è lunedì, non è esattamente il migliore dei modi per iniziare la settimana: in pratica il mondo è un giorno avanti a te.
Sentire un dolore lancinante e rendersi conto che qualunque-cosa-ti-sia-venuta al gomito sabato non è passata, non fa che appesantire il già difficile impatto con la realtà. Mi sono trascinata in ufficio goffamente agghindata, ho persino il capello sciolto! Alzare il braccio, per legarli come al solito, si è rivelato impossibile; anche digitare sulla tastiera è un supplizio. Mammina dice che è epicondilite...il gomito del tennista. Mi scappa proprio da ridere. L'unico sforzo che può avere fatto il mio gomito è avere dormito in posizione scomoda!

Giovanotte

Battute iniziali di una conversazione in Skype con un'amica.
Lei: buongiorno, almeno lo spero, sia buono
Io: faticosetto
Lei: che di questi tempi nessuna parola è mai scontata
Io: ma nn c'è da lamentarsi
Lei: paiamo due vecie all'ospizio!!!

Effettivamente, a rileggerlo mi è venuta la pelle d'oca! Che il lavoro ci stesse deprimendo?

Cambiamenti

Sarà tempo di cambiamenti?
Ma poi, importa davvero? Cioè, tutto sto scombussolamento che sento dentro, di testa e di pancia, è forse indice che È ora di cambiare, che sia tempo oppure no. Che bisogna svoltare: sono stata seduta a guardare e guardarmi per troppo tempo.